| Capitolo 2 - Routine infranta Passarono mesi prima che Sophia si riprendesse dal tradimento di Chad, ella ebbe il coraggio insieme a Jared di andare da un buon avvocato e iniziare le pratiche per il divorzio, nonostante in quel momento sembrasse forte e per niente dispiaciuta, Jared sapeva che Sophia soffriva ancora e che infondo amava ancora quell’uomo se pur l’aveva tradita con la prima sgualdrina che iniziò a fargli la corte.
Jared era sempre presente nella vita di Sophia, la mattina appena svegliato, dopo aver fatto la sua ora di corsa quotidiana, si dirigeva senza nemmeno farsi una doccia da Sophia, lei come ogni mattina gli apriva la porta e si ritrovava davanti Jared con una busta di cornetti caldi appena sfornati e due caffè, gli sorrideva felice e questo a Jared bastava per farlo sentire l’uomo più felice sulla Terra, entravano dentro e iniziavano a fare colazione insieme, a Sophia non importava sentire la puzza di sudore sul corpo di Jared dopo aver corso per un’ora intera, infondo non le dispiaceva per niente, l’adorava anche per questo. Dopo aver fatto colazione Jared andava sempre via augurandole una buona giornata e dandole un bacio sulla fronte, Sophia sorrideva ancora, lei sorrideva anche quando tutto andava male, sorrideva perché era così buffo vedere lui, così alto chinarsi per baciare la fronte a lei, così bassa rispetto a lui, così fragile, con il cuore spezzato, ma che sapeva tenerlo a bada quando ce ne era il bisogno. Lui era un cucciolo e lei l’unica padrona che sapeva come tirar fuori il meglio di lui.
Di sera poi ritornava ancora da lei, questa volta sempre pulito e profumato, durante il tragitto passava sempre dal fioraio poco lontano da casa sua, le prendeva una rosa rossa e noleggiava un dvd per la serata da Blockbuster, impiegava minuti interi a scegliere il film adatto, non voleva mai sembrare banale nella scelta, sapeva che non era il caso di scegliere film romantici, ne aveva noleggiato uno una volta e si ritrovò accanto Sophia in lacrime durante alcune scene cruciali tra i due innamorati, adorava anche questo lato di lei, ma lui non voleva mai che lei piangesse, la voleva vedere sempre con quel sorriso incantevole che aveva. Ricorda che dovette rassicurarla ed accarezzarla per un’ora intera abbracciati sul divano, e a nessuno dei due questo dispiacque, anzi, fu uno dei loro momenti più romantici. Dopo aver scelto il film si diresse felice e sorridente a casa sua, bussò come al solito al campanello, Sophia gli aprii, ma questa volta sentiva che era diverso, e l’espressione che Sophia aveva sul viso glie ne dava la conferma, egli aveva tra le mani la rosa da un lato e la busta dall’altra, come suo solito, entrò dentro e vide un borsone ancora mezzo aperto sul tavolo e una valigia accanto alla porta, la guardò, un po’ arrabbiato e un po’ triste, aveva capito tutto, Sophia stava partendo, ma non ne capiva il perché. Le porse la rosa e poggiò la borsa sul tavolo a malincuore, sapeva che questa volta non sarebbero stati a coccolarsi sul divano, sapeva che magari non si sarebbero addormentati insieme mentre guardavano il film per quanto erano stanchi per la dura giornata che avevano trascorso, e Sophia sapeva di certo che gli avrebbe spezzato il cuore, perché lei aveva capito tutto, aveva capito che Jared era follemente innamorato di lei e questo la spaventava, la spaventava troppo, lei non era ancora pronta per lui, certo, se ne era infatuata, gli batteva forte il cuore quando lo vedeva e quando ritardava diventava una pazza isterica e lo riempiva di telefonate inventando le scuse più assurde, addirittura quando erano lontani per lavoro passavano l’intera notte a chiacchierare delle loro giornate al telefono per poi finire sempre ad ascoltare il respiro dell’altro mentre si addormentava tra le varie parole dette.
Sophia si armò d’animo, gli si avvicinò e si mise sulle punte per accarezzargli la guancia e guardarlo bene nei suoi occhi profondi da cucciolo che amava
“So cosa pensi, magari ora mi odi, ma io devo partire Jared, ho bisogno di cambiare aria, questa città mi ricorda Chad, il mio matrimonio fallito..ho bisogno di una pausa, e poi se mi trasferisco sarò più vicina al set di One Tree Hill, andrò ad abitare con Hilarie, per favore, non odiarmi ora, ma ho bisogno che tu per qualche tempo mi stia il più lontano possibile, hai fatto troppo per me, ed io non voglio approfittarne, ho bisogno che tu ora ti prendi cura di te”
Gli disse con gli occhi gonfi dalle lacrime che cercava di reprimere con tutta se stessa, in realtà aveva già dimenticato Chad, aveva dimenticato lui, Paris, tutte le donne con cui egli l’aveva tradita, nella sua vita ora c’era Jared, solo Jared, l’adorava follemente, ma doveva stargli lontano, non voleva farlo soffrire e nonostante si sforzasse di apparire forte in questo momento, sapeva che lui la leggesse dentro e sperava che non l’avrebbe fatto anche stavolta, non voleva che leggesse tutto quello che aveva dentro.
Jared si sentii terribilmente male, talmente male che non riuscii a capire il vero motivo di quelle parole, semplicemente si limitò a credere a ciò che Sophia gli disse, sentiva il suo cuore spezzarsi, ma doveva essere forte, infondo ci aveva provato e sapeva che lei non gli avrebbe mai donato il suo cuore, ma non si aspettava che gli dicesse addirittura di starle lontano, quindi si chinò e le diede ultimo bacio sulla fronte
“Ok…buon viaggio Sophia, abbi cura di te”
Gli disse cercando di rimane freddo e distaccato, ma proprio non ci riusciva
Sophia ormai con i piedi fissati a terra e non più sulle punte scostò leggermente la testa mentre Jared le baciava la fronte e fissò le sue labbra su quelle di Jared per qualche minuto, assaporò per l’ultima volta il suo odore, sapeva che lui non l’avrebbe mai perdonata per aver rotto il loro rapporto speciale.
Jared a quel bacio ne rimase spiazzato, ma ora era arrabbiato, ora pensava che lui le facesse semplicemente pena, quindi spostò le sue labbra e l’accarezzò per poi voltarsi ed allontanarsi da lei uscendo dalla sua casa sbattendo la porta, mentre correva andando via da lei sentiva le lacrime inondargli il viso, le stesse lacrime che stavano inondando ora il viso di Sophia poggiata a terra con il viso rivolto verso il basso.
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